Una fredda dolcezza. Origine e storia del gelato
Il gelato, un simbolo universale della bontà della cucina italiana, è il risultato di una lunga evoluzione di ricette che ruotavano attorno al senso del freddo. Delle prime civiltà conosciamo infatti l’uso delle cosiddette “neviere”, locali esistenti fino alla fine XIX secolo adibiti alla conservazione della neve per ottenere ghiaccio. La nobiltà dell’antico mondo egizio, ad esempio, già nel II millennio a.C. apprezzava delle bevande fredde in cui si fondeva il ghiaccio tritato e la frutta cotta. La Roma imperiale, invece, arricchiva con miele la stessa preparazione. Anche gli arabi non erano estranei al fascino dei dolci freddi. Il sorbetto, infatti, è una delle molte influenze con cui la cultura islamica arricchì l’Italia medievale: deve il proprio nome alla radice della parola araba sharab, che letteralmente indica il bere ed il sorbire. La storia del gelato è ricca di curiosità…
A metà del 500 la svolta sulla lavorazione del gelato…
Certo si tratta di origini piuttosto generiche e sarebbe forzato dire, sulla base di questi dati, che il gelato era una preparazione già in tempi tanto remoti. L’evoluzione delle preparazioni che affiancavano freddo e dolce hanno però contribuito in modo forte allo sviluppo della ricetta del gelato così come oggi lo intendiamo. La svolta principale, secondo la tradizione, viene attribuita alle ricerche di Bernardo Buontalenti a metà del Cinquecento. Tuttavia non sembrano esistere fondamenti plausibili a sostegno di quella che pare essere più una leggenda che una realtà storica.
Bisognerà attendere la fine del Seicento per trovare la prima canonizzazione della ricetta del gelato, ad opera di Francesco Procopio dei Coltelli. Questi, un siciliano presto espatriato in Francia, fondò uno dei primi caffè della città – il caffè Procope – che presto diviene uno dei principali luoghi di incontro dell’alta società borghese. Procopio offriva le cosiddette “acque fredde” o “acque gelate”, cioè le granite, e nel proprio menù parla già di un “gelato al succo di limone”, più verosimilmente un sorbetto.
Nascita del cono gelato
Il cono gelato vero e proprio nasce però negli Stati Uniti, a New York, molto tempo dopo: nel 1903, infatti, il cuoco italiano Italo Marchioni deposita il brevetto delle prime coppette in cialda. Il gelato è ancora fatto manualmente: versando il composto in un contenitore attorno a cui viene distribuito ghiaccio e sale, per abbassare ulteriormente la temperatura, girando di continuo con una manovella fino ad ottenere un rassodamento. Sarà il bolognese Otello Cattabriga a perfezionare la prima gelatiera elettrica, divenuta poi la base delle moderne macchine da gelato.
L’arte del gelato è per noi così importante, al punto di essere uno dei punti cardine del piano didattico del corso professionale pasticcere.