Come si facevano i dolci quando lo zucchero non c’era

Categoria: Pasticceria 

Zuccherare un buon caffè, preparare una torta o montare lo zabaione sono gesti naturali che ognuno di noi compie molto spesso in cucina. Sembra impossibile fare a meno dello zucchero e quando manca in casa dobbiamo subito correre al supermercato o farcelo prestare dalla vicina.

Ma come si faceva quando lo zucchero non esisteva?

Lo zucchero che oggi diamo per scontato e che utilizziamo per dolcificare i nostri piatti e le nostre bevande non esiste da sempre.

Lo zucchero di canna ha origini antiche, noto agli arabi dal VI secolo a.C. viene diffuso in Europa già dal VII secolo a.C. e in Italia nel XI secolo a.C.. La produzione di zucchero di canna veniva effettuata soprattutto in America Centrale e Meridionale.

Lo zucchero da barbabietola inizia invece a diffondersi molto più tardi e precisamente durante il blocco delle importazioni istituito da Napoleone intorno al 1806. Durante questo periodo in Europa si cerca un valido sostituto dello zucchero di canna (che non era possibile importare) e iniziano gli studi sulle barbabietole.

Già nel 1575 un agronomo francese Oliver De Serres si era reso conto che dalla barbabietola era possibile estrarre uno sciroppo dal sapore dolce. Ma solo nell’Ottocento questa scoperta viene finalmente presa in considerazione e a metà dello stesso secolo nasce il primo zuccherificio industriale.

Anche dopo la caduta di Napoleone lo zucchero bianco continua ad essere consumato e supera l’utilizzo di quello di canna.

I dolci dell’antichità. Cosa c’era prima dello zucchero di canna?

La pratica di dolcificare ed il gusto dolce di alcuni cibi sono antichissimi.

Il miele, grazie al fruttosio che contiene, è stato il primo dolcificante nella storia ed era utilizzato fin dai tempi dei romani per preparare i dolci. Sebbene fosse il più utilizzato, il miele non era l’unico dolcificante. Venivano utilizzati anche la zucca ed i fichi.

Facendo bollire i fichi si ricavava il cosiddetto miele di fichi che sostituiva in molti casi il miele di api ed aveva il pregio di poter essere conservato a lungo.

I dolci comparivano perciò già sulla tavola degli antichi romani. Le botteghe di pasticcieri erano infatti molto diffuse. La maggior parte dei dolci, oltre che con il miele, era realizzata con formaggio e farina.

I dolci più popolari erano il globus, molto simile alle nostre ‘bombe’, il luncunculus ovvero una specie di bignè, il libum, un pane dal sapore molto dolce preparato con latte e miele.

Il miele è naturalmente un ottimo dolcificante ancora oggi e l’Italia si classifica tra l’altro fra i più grandi produttori al mondo.

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