Aiuto cuoco: cosa fa e i requisiti per diventarlo

Categoria: Cucina 

L’aiuto cuoco  (o commis di cucina) è una figura professionale di grande importanza nel settore della ristorazione, poiché è proprio dalle sue mansioni e dalle sue competenze specifiche che dipende il buon funzionamento della cucina.

Ecco cosa fa l’aiuto cuoco in una cucina e i requisiti necessari per diventarlo:

Sogni di diventare un cuoco professionista e lavorare nell’alta ristorazione?

Il corso per diventare Cuoco Professionista ReD Academy è quello che fa per te!
Un corso da 800 ore (!), di cui 518 ore nelle cucine della scuola, stage formativo in strutture selezionate, anche stellate, e attestato finale di qualifica valido a livello europeo!
SCOPRI IL CORSO CUOCO

Cosa fa l’aiuto cuoco

L’aiuto cuoco offre un importante supporto allo chef o al cuoco nella preparazione dei piatti. Lavora nei ristoranti, negli alberghi, ma anche nelle mense scolastiche o nella ristorazione viaggiante (treni, aerei, navi). Si occupa della preparazione delle materie prime (pulitura e taglio della verdura e della frutta, pulizia del pesce) o dei semilavorati, in modo da renderli pronti per la preparazione delle ricette. Sa confezionare e conservare gli alimenti secondo le norme igieniche alimentari, sa preparare piatti semplici e conosce gli strumenti e i macchinari da cucina (pentole, padelle, taglieri, affettatrici), dei quali mantiene l’ordine e la pulizia. Si occupa, secondo le indicazioni del cuoco, di rifornire la dispensa e le celle frigorifere. In situazioni di criticità, l’aiuto cuoco deve essere in grado di sostituire il cuoco, senza che la qualità della cucina ne risenta considerevolmente.

Competenze dell’aiuto cuoco

L’aiuto cuoco passa molto tempo in piedi vicino a fonti di calore. Spesso i turni di lavoro sono serali, nei fine settimana o nei giorni festivi, e vanno anche oltre l’ora di chiusura del locale per le operazioni di pulizia e riordino della cucina. Per questo è richiesta una buona resistenza fisica. Un aiuto cuoco deve essere versatile, creativo e avere il senso dell’estetica e spirito d’osservazione. Ma fondamentali sono la cooperazione e il sapersi relazionare in un gruppo. È importante saper lavorare sotto pressione e avere pazienza, oltre ad una buona manualità e precisione.

Commis di cucina

Il commis e l’aiuto cuoco sono praticamente sinonimi e le differenze delle loro mansioni dipendono molto dalle dimensioni della cucina. I grandi ristoranti hanno grandi brigate in cui ognuno ha un compito specifico. Lo chef è il capo. Sotto di lui ci sono tante figure professionali come gli chef de partie o capi partita, ciascuno specializzato in un singolo prodotto (piatti di carne, piatti di pesce, dolci). I commis sono gli assistenti dei capi partita e, nelle grandi cucine, anche i commis hanno compiti specializzati a seconda del proprio chef de partie. C’è chi pulisce il pesce, chi le verdure e chi prepara le salse. I commis possono cambiare partita o venire assegnati alla partita che ne ha più bisogno. In alcuni casi c’è persino una distinzione tra primi commis e secondi commis. L’aiuto cuoco, invece, è una figura che troviamo soprattutto nelle cucine più piccole, con uno o due cuochi, e la differenza principale con il commis è che l’aiuto cuoco, oltre ai compiti sopraelencati, può arrivare ad occuparsi di preparazioni e piatti semplici in autonomia.

Lo stipendio di un aiuto cuoco

La retribuzione di un aiuto cuoco parte in genere da uno stipendio mensile minimo di 800 € netti e arriva anche a superare i 2.100 €. L’evoluzione di un aiuto cuoco è strettamente legata all’esperienza. Salire in cima alla gerarchia delle professioni in cucina significa aver iniziato dalle mansioni più umili. Lo stipendio iniziale di un aiuto cuoco non è il massimo, ma è sufficiente per vivere, e soprattutto può facilmente aumentare in funzione della propria esperienza, del tipo di struttura in cui si lavora e dell’area geografica. Inoltre, devono essere prese in considerazione le ore supplementari: la ristorazione è uno dei settori che utilizza maggiormente gli straordinari.

Come diventare aiuto cuoco

Per diventare aiuto cuoco è necessario seguire un iter formativo al fine di acquisire determinate competenze. Esistono, a tal proposito, corsi di formazione professionale per cuoco, che forniscono sia la preparazione teorica che la fondamentale possibilità di fare esperienza pratica. Durante il corso si studiano le caratteristiche degli alimenti, sia prima che dopo la cottura, le tecniche di pulizia, di lavorazione e sanificazione, la preparazione di piatti tradizionali e la gestione operativa dell’ambiente di cucina. Frequentare un corso di aiuto cuoco significa gettare solide basi per l’indispensabile gavetta. Cominciare una carriera dalle mansioni più umili, attraverso un percorso di studio e l’esperienza pratica, è anche l’occasione per passare da una semplice passione per i fornelli a un lavoro dinamico e gratificante, aprendo ogni possibilità di crescita. Lavorare come aiuto cuoco significa affiancare il cuoco in tutte le fasi della preparazione dei piatti. Con il tempo e l’esperienza, raggiunto un buon grado di autonomia, l’aiuto cuoco ha anche la possibilità di avanzamenti di carriera.

Coloro che decidono di lavorare come aiuto cuoco possono, con spirito di sacrificio e duro impegno, arrivare a diventare cuochi o chef. Le opportunità di impiego nell’ambito della ristorazione, in un paese leader della gastronomia come l’Italia, sono davvero tante. Il settore del buon cibo, infatti, continua ad avere un enorme crescita e successo di pubblico, non solo tramite i ristoranti stellati o alla moda, ma anche attraverso piccole trattorie o osterie ricercate.

Potrebbe interessarti anche:

Sous Chef: cosa fa e come diventarlo

Novità: partono i corsi di cucina la mattina!

Cucinare in coppia: cosa cucinare insieme al partner