Tommaso Olivieri

Io sono essenzialmente un cuoco. Cucinare è un atto d’amore. Vale anche per gli Chef: cambia la difficoltà, non l’atto. Il difficile è capire il cliente, conoscerlo, decidere dopo due parole cosa gli piacerà e cosa no. Mi
sento un po’ psicologo e un po’ alchimista. Nel nostro territorio abbiamo l’immensa fortuna delle materie prime e della tradizione, se si mangia male la colpa è sempre di chi non sa cucinare, mai del cibo.