Fermenti in carta

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Fermenti in carta

Il corso di approfondimento sul vino e le bevande alcoliche fermentate, il loro abbinamento al cibo e la stesura della nuova carta del ristorante.

Descrizione

Ne sentiamo sempre più parlare, eppure le bevande fermentate esistono sin dall’alba dei tempi, conosciute soprattutto per le loro proprietà benefiche e per la salute dell’uomo.
Negli ultimi anni il trend di queste bibite fermentate e, più in generale degli alimenti fermentati, è cresciuto ed è diventato un fenomeno diffuso anche in occidente mentre in oriente i cibi fermentati e le bevande fanno spesso parte della dieta quotidiana.

Birra e vino sono le bevande fermentate più celebri nella nostra cultura gastronomica europea. Difatti la birra è la diretta discendente di una bevanda derivata dalla fermentazione dei cereali. Il vino, come ben noto, è il prodotto della fermentazione alcolica degli zuccheri contenuti nel mosto d’uva.

Nel mondo delle bevande alcoliche fermentate rientrano anche il sidro e l’idromele, che si distinguono tra loro per ingredienti e processo di produzione. Difatti, il sidro di mele è ottenuto dalla fermentazione del succo di mele fresche lasciato fermentare naturalmente. L’idromele, invece, è una bevanda ottenuta dalla fermentazione del miele diluito in acqua, lasciato fermentare con l’aggiunta di lievito per la fermentazione alcolica.

Il kombucha è un’antichissima bevanda orientale da molti considerata un vero e proprio toccasana per l’organismo. È ottenuto dalla combinazione di foglie di tè, lieviti e batteri e viene utilizzato in Cina in qualità di digestivo e di rimedio naturale. La preparazione di questo tè prevede una serie di passaggi finalizzati alla fermentazione di un particolare tipo di “fungo”.

Il Jun Tea, conosciuto anche come lo “Champagne dei Kombucha” dati gli ingredienti utilizzati che la differenziano dalla famosa bevanda fermentata con lo scoby, è una bevanda di tè verde fermentata col miele dalle tante proprietà e ricca di batteri.

Il kefir d’acqua è una bevanda fermentata cruda e non pastorizzata. La fermentazione è resa possibile grazie ai grani, detti tibicos (una coltura simbiotica di batteri e lieviti) che nutriamo con zucchero di canna e datteri provenienti da coltivazioni biologiche. A fermentazione avvenuta il kefir è miscelato con mix botanici e aromatici naturali e imbottigliato per una seconda fermentazione.

Il Sakè, denominato anche “vino di riso”, è una bevanda alcolica di antica origine giapponese. È ottenuta da un processo di fermentazione che coinvolge il riso, cereale ampiamente diffuso nei territori del Sol Levante così come in tutto il Sud-Est asiatico.

Non finisce qui. Fermentati di frutta esotica, bacche e linfa di piante tropicali vengono spesso trasformati in prodotti fermentati ottenuti da variegate colture dei diversi areali del mondo.

Obiettivi

Per conoscere al meglio tutto questo, per sapere come stilare una nuova carta delle bevande alcoliche per i locali, per scoprire nuovi abbinamenti al cibo e tanto altro, abbiamo organizzato un corso di formazione interamente incentrato sulle fermentazioni e le bevande ad esse connesse. Il percorso formativo sarà curato dall’agronomo – enologo Guerino Pescara che da tempo conduce studi sulle bevande fermentate e le loro proprietà.

Materiali forniti

  • Dispensa cartacea con le ricette
  • Bloc-notes per eventuali appunti
  • Attestato di partecipazione

Piano didattico

Il corso sarà così organizzato:

8 aprile: Alla scoperta delle bevande fermentate
15 aprile: L’uva e il vino
22 aprile: I malti e la birra
29 aprile: Il sidro e l’idromele
6 maggio: Bevande fermentate dal mondo
13 maggio: Analisi sensoriale delle bevande fermentate e abbinamenti gastronomici / la nuova carta dei vini

Quando: tutti i lunedì dall’8 aprile al 13 maggio 2024, dalle ore 19.00 alle 22.00

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    E-Mail: info@redresearch.it

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