Come usare il termometro da cucina per la carne: tutto quello che devi sapere
Manzo, pollame, selvaggina o pesce… Come ottenere una perfetta bistecca al sangue o un agnello ben cotto? Per cucinare la carne a puntino – in molti casi – serve un termometro da cucina, che indichi la temperatura ideale di cottura e faciliti la preparazione di molti piatti.
Di seguito le informazioni necessarie per utilizzare al meglio un termometro da cucina per una cottura della carne perfetta:
- A cosa serve il termometro per carne
- Come si usa il termometro per carne
- Come è fatto il termometro
- La temperatura giusta per la carne
- Tabella di cottura della carne
A cosa serve il termometro per la carne
Il termometro da alimenti utilizzato per la cottura della carne, riesce verificare la temperatura al cuore, cioè nell’area centrale più lontano dal fuoco, indicandone esattamente il punto di cottura. Per la riuscita del piatto, occorre evitare una cottura eccessiva, che renderebbe la carne secca e dura. Cuocere perfettamente la carne, in particolare quando si parla di arrosti, non è così semplice come si potrebbe pensare, perché sono alimenti in cui il giusto tempo di cottura fa la differenza. Un tempo di cottura troppo lungo o troppo breve rischia di rovinare anche le carni più pregiate. Quindi, un termometro da cucina è un giusto alleato in cucina per la preparazione di ricette a base di carne.
Come si usa il termometro per arrosti
Il termometro va affondato nel punto più freddo della carne, quello più lontano dal fuoco, in profondità, appunto, nel cuore. Attenzione a non inserire lo spillo vicino a un osso, che è sempre più caldo della parte muscolare, o nelle aree più grasse. Una volta infilato lo spillone, occorre attendere qualche secondo: il termometro individuerà la temperatura, e conseguentemente segnalerà quella corretta. Quando si raggiungerà la temperatura desiderata, la carne sarà cotta al punto giusto.
Per i preparati più sottili, come le polpette, le costolette e le bistecche, sono più adatti quei modelli di termometro a lettura istantanea, che si inseriscono nella carne alla fine del tempo di cottura per verificarne la temperatura. La punta va inserita per uno o due cm all’interno dell’alimento, occorre fare attenzione a non trapassarla del tutto, ed evitare di toccare la griglia o la padella. Se il termometro è analogico, è necessario aspettare che l’ago sia completamente fermo, e poi procedere alla lettura. Per cucinare polli interi, tacchini e arrosti di manzo o di agnello, il tipo consigliato è quello con la sonda. Tale modello, infatti, può essere lasciato all’interno della carne anche durante la cottura in forno, con la comodità di poter monitorare la temperatura in ogni momento.
Come è fatto il termometro alimentare
Il termometro per carne (chiamato anche termometro per arrosto), è un termometro a inserimento, provvisto di uno spillone con il quale infilzare la carne. È fornito di un display, analogico o digitale, che riporta la temperatura all’interno della carne. Ci sono modelli con comodi simboli che indicano il giusto grado di cottura per le varie tipologie di carne. Per le cucine professionali dei grandi chef esistono i termometri a sonda, che possono misurare temperatura altissime, e hanno spillone e display separati. Dopo ogni uso, la sonda o lo spillone metallico dei termometri vanno subito lavati con acqua calda e sapone. Il resto dello strumento lo si può pulire con un igienizzante per cucina. Se avete scelto un termometro digitale, ricordatevi di spegnerlo per non consumare inutilmente la carica della batteria. Se avete dubbi sull’efficienza del vostro termometro, provate a immergetelo nell’acqua ghiacciata o bollente: se i valori si discostano da zero o cento gradi, è ora di comprarne uno nuovo.
La temperatura giusta per la carne
La temperatura e i tempi di cottura, dipendono dalla tipologia di carne scelta, dallo spessore del taglio e anche dai gusti personali. La carne deve considerarsi pronta quando la temperatura del cuore è al grado consigliato. Se il cuore oltrepassa il limite sul termometro la parte esterna, più esposta al calore, sarà già troppo cotta. Inoltre, è bene sapere che, per il calore accumulato dalle parti esterne, il cuore della carne continua a cuocere anche lontano dal fuoco. Per questo motivo è meglio togliere dalla cottura quando al cuore della carne manca ancora qualche grado.
La temperatura della parte interna dell’arrosto, ad esempio, riesce a crescere anche di 5 gradi una volta estratto dal forno.
Tabella di cottura della carne
Ecco una tabella riassuntiva per i principali tagli e tipi di carne:
Au Bleu Cottura al cuore di 40 gradi | Al sangue | Media | |
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Bistecca di manzo | 40° | 45° | 55° |
Filetto di maiale | 65° | ||
Coscia e lombata di agnello | 70 C° | ||
Petto di pollo | 70 C° | ||
Pollo o tacchino intero | 75 C° |
||
Stinco di maiale o di vitello | 80 C° | ||
Brasato di manzo | 85 C° |
Che siate già appassionati di cucina o che iniziate a muovere ora i primi passi ai fornelli, il termometro per alimenti è uno strumento fondamentale per tutte le ricette. Faciliterà la preparazioni di molti piatti e ti aiuterà a ridurre gli errori facendoti ottenere grandi risultati.